Chi è Fiorenzo Mori?
Fiorenzo nasce a Casalmaggiore (CR)
il 3 Ottobre 1964. Figlio d'arte,
apprende la mascalcia da suo padre Carlo Mori, iniziando la gavetta nell'ambito
dei cavalli da corsa e proseguendo in un secondo tempo sui saltatori.
La specializzazione su questi ultimi avviene gradualmente con il passare degli
anni (attualmente gli anni di lavoro svolti sono 28).
Da 10 anni a questa parte, oltre che a interessarsi alle nuove tecniche di
ammortizzamento sui piedi dei cavalli da salto, con utilizzo di nuove resine e
ferri correttivi molto particolari, ha cercato di sviluppare, in collaborazione
con veterinari, una conoscenza sempre più approfondita del problema tarlo che
nei cavalli ha raggiunto un livello epidemico.
Appassionato egli stesso di
concorsi ippici, segue il più da vicino possibile i problemi dei cavalli che
ferra
Docente di mascalcia, ha preso parte a diverse gare di mascalcia nazionali ed
internazionali.
Fiorenzo Mori ferra i cavalli di cavalieri del nome di: Giuseppe Ravano,
Maurizio Poggi, Federico Romanelli,Cesare Croce e collabora costantemente con veterinari del
nome di: Alessandro Centinaio ( Milano), Alzati ( Milano), Cinzia Villa ( Genova). Polettini ( Roma)
L'ARTE DELLA MASCALCIA
La parte più importante della ferratura per
qualsiasi cavallo è il pareggio ed il bilanciamento degli zoccoli e degli arti.
Ogni cavallo deve essere pareggiato secondo la propria individuale
conformazione.
Da maniscalco cerco di distribuire le forze concussorie il più uniformemente
possibile sullo zoccolo e di minimizzare gli sforzi meccanici da fermo ed al
momento di muovere l'arto.
Tutte queste cose dovrebbero ottimizzare le prestazioni ed aiutare a mantenere
per molto tempo il benessere ed il confort del cavallo. Seguendo questi principi
si possono pure alleviare i problemi di cavalli zoppi. Io inizio ogni ferratura
facendo muovere il cavallo avanti e indietro davanti a me. La prima cosa che
controllo è la zoppia: è molto meglio scoprire una zoppia prima di ferrare il
cavallo piuttosto che essere incolpato per la stessa a lavoro ultimato...
I maniscalchi non dovrebbero mai
cercare di raddrizzare le gambe dei cavalli maturi, ma dovrebbero solo cercare
di mantenere il cavallo comodo con quello che ha.
Nei puledri il discorso cambia: a volte è necessario intervenire con ferrature
particolari, che a seconda delle situazioni possono aiutare problemi di
articolazioni.
Per concludere, vi dirò solo che il mondo della mascalcia si è molto evoluto, è
vero, ma secondo il mio parere non dobbiamo tralasciare le esperienze dateci dai
vecchi maestri del nostro mestiere, perchè loro hanno affrontato molti più
problemi di noi, e con molte meno attrezzature... loro hanno dato la traccia, e
secondo me per ottenere un buon risultato nella mascalcia, questa traccia è
meglio non abbandonarla.
Vi saluto con orgoglio con una foto di mio padre mentre sta ferrando un cavallo
alla società ippica genovese.
1966 Maniscalco Mori Carlo |
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